Reggio, Muraca: "Ex polveriera, ghetto non esiste più"

"Il ghetto di Modena non c'è più e presto consegneremo alla città un altro luogo del cuore dove far crescere i bimbi e costruire speranza. Con l'approvazione del progetto definitivo sull'abbattimento della ex selleria in quella che era conosciuta come l'ex Polveriera, segniamo un altro grande passo verso la normalità". Così, l'assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Muraca, commenta il via libera dell'amministrazione alla delibera che rappresenta "un ulteriore tassello di crescita sociale, civile ed urbanistica di una parte del territorio caratterizzata, per decenni, da marginalità e incuria".

"È la nostra rivoluzione gentile - aggiunge - destinata a riconsegnare dignità e sicurezza ai luoghi ed alle persone. Le famiglie rom che abitavano l'area, infatti, sono state ricollocate in beni confiscati alla criminalità grazie al prezioso lavoro di concertazione portato avanti dal Comune con la Prefettura e l'Agenzia nazione dei beni confiscati. In un sol colpo, la giunta Falcomatà ha quindi consegnato ai cittadini un punto decisivo sui temi del welfare, della legalità, dell'urbanistica e del decoro civile ed urbano, tutti elementi fondamentali per la crescita sociale e civile della nostra amata Reggio".
"Una visione che coniuga il bello ed il giusto - continua l'assessore Muraca - e che premia gli sforzi innumerevoli di una squadra di governo che, in questi anni, si è caratterizzata per capacità, responsabilità e spirito di servizio verso una comunità che le riconosce, evidentemente, il merito di disegnare un futuro migliore".

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"Tutto questo - conclude il delegato ai Lavori pubblici - è stato possibile grazie anche e soprattutto all'inteleiatura di rapporti con il Governo centrale che, nel 2016, hanno portato il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà a siglare, con Palazzo Chigi, gli ormai famosi Patti per il Sud, uno straordinario strumento finanziario che consente ai Comuni dell'area metropolitana di poter respirare ossigeno puro fra i paurosi buchi di bilancio che costringono gli Enti ed i cittadini a sacrifici economici enormi".