Appello ai candidati autonomi: mettetevi insieme, così Reggio si salverà

reggiocalabriaaltonotte 500di Nicola Santostefano* - Caro Direttore,

colgo l'occasione della Tua ultima provocazione "Perché Klaus Davi" per esprimere il mio pensiero sulla prossima competizione elettorale.

So bene che, quello che sto per dire, potrà infastidire gli amici candidati, ma tant'è.

Le proposte attualmente in campo non mi appassionano perché rilevano un errore di fondo, sembrano perseguire un obiettivo minimo, nonostante i proclami propagandistici.

Il tempo della semplice "testimonianza" all'interno delle istituzioni è scaduto.

Per cambiare serve governare e per governare (ahimè) ci voglio i numeri, i voti (come direbbe Totò).

Come sappiamo si fronteggeranno due "corazzate": le destre unite (vedrete che poi si uniranno compatte) ed il PD, con i satelliti, al fianco dell'uscente Falcomatà.

Entrambi questi fronti schiereranno le truppe corazzate (o cammellate) con almeno dieci liste ciascuna.

Per batterli - questo deve essere l'obiettivo - non ci si può presentare "da soli" (ossia con una o due liste nello schieramento).

E' per questo, Direttore, che raccolgo la Tua provocazione lanciata ai "gruppi autonomi come quello de "La Strada" di Saverio Pazzano o del Laboratorio Politico-Patto Civico, di Maria Laura Tortorella, ma anche gli stessi 5 Stelle con Fabio Foti e l'ex assessore Angela Marcianò" ai quali chiedi di "fare un passo indietro e di correre insieme a Klaus Davi".

Ora, dubito che Klaus Davi, pur avendo tutti i pregi che Tu hai elencato, abbia le doti amministrative giuste per fare il Sindaco di Reggio Calabria; sono invece convinto che tutti quelli da Te indicati, ai quali aggiungerei anche il "battitore libero" Nino Liotta, siano in grado, con una giusta e competente squadra, di governare la città.

Ho il privilegio di conoscerli personalmente (chi più chi meno) e tutti sono in grado di "fare il sindaco" più efficacemente di quanto farebbe Klaus Davi.

I valori che esprimono, tuttavia, non sono totalmente omogenei; ognuno, con il proprio vissuto e le proprie esperienze, esprime determinati valori e capacità.

Difficile, quindi, vederli tutti insieme in uno stesso schieramento.

Ma la provocazione-obiettivo rimane. METTETEVI ASSIEME. Se non tutti, almeno quelli con principi condivisi (la cultura ed i valori espressi dal movimento scout, ad esempio, sono garanzia, tra l'altro, di lealtà e capacità organizzativa).

Solo così si potrà tentare di "mettere i partiti alla porta" e dimostrare "come la politica è della gente e non di apparati".

Ribadisco, non è più tempo della semplice "testimonianza all'interno delle istituzioni".

Vi è stato un tempo, che mi onoro di aver vissuto, durante la c.d. "primavera di Reggio", negli anni '90, quando il "Movimento Insieme per la Città", pur correndo da "solo", con Giuliano Quattrone leader, è riuscito, con ottimi risultati, non solo "a testimoniare" all'interno delle Istituzioni ma anche governare con la "Giunta Italo Falcomata".

Altri tempi, altro sistema elettorale.

Adesso non vi sono più le condizioni per correre da soli (o con due o tre liste).

Tutti quelli indicati, correndo da soli, se andrà bene, riusciranno ad essere eletti come semplice "consigliere comunale" ma non saranno "Sindaco", non faranno parte della "Giunta" e, quindi, non potendo governare, la battaglia sarà persa.

Reggio non riuscirà ad emergere dalla fanghiglia morale e materiale in cui si trova.

Occorre, dunque, governare con una politica nuova ma, per governare, occorrono i numeri.

Quindi, la proposta di Klaus Davi, eccellente provocatore, deve scuotere questi "gruppi autonomi" fatti di persone, volontari, associazioni, che sanno bene cosa vuol dire SERVIZIO e sanno anche cosa è necessario fare per la salvezza di Reggio, ma da soli non si va da nessuna parte.

Formando una unica coalizione tra questi "portatori di sani valori", dunque, si potrà sperare che "le figure che tengono a questo territorio e che, giustamente, non hanno mai voluto spendersi con i partiti tradizionali" avranno la fiducia e la spinta per mettersi al servizio della città dentro le istituzioni, oltre il quotidiano impegno mai venuto meno.

Permettimi, quindi, di lanciare un appello ai candidati "autonomi": Ancora siete (siamo) in tempo, pensateci. Avete avuto la disponibilità e il coraggio di "mettere la faccia", e vi ammiro per questo, ma farlo senza l'obiettivo (VERO) di governare PER CAMBIARE farà ricadere su di voi una grossa responsabilità.

Ascoltate la voce di molti amici che non vogliono "scontri fratricidi" e che chiedono di scardinare il sistema dei partiti e consegnare la governance della nostra città al suo popolo, libero da vincoli "pericolosi" e con le giuste competenze tecniche, amministrative e professionali.

Così Reggio si salverà.

*Nicola Santostefano - Avvocato