Il vile assassino Battisti conclude il suo show: le fake news di ex terrorista italiano e scrittore di noir

cesarebattistidi Fulvio D'Ascola - Brasile, Bolivia, Italia. Sarà questo il triangolo geografico dell'ultimo sprazzo di cammino dell'assassino Cesare Battisti. Il suo sguardo beffardo, le protezioni internazionali del mutuo soccorso rosso, la vita dorata nel Brasile del presidente Lula ,con le immagini che rimbalzano in Italia, dove vedove e figli senza padri in sedia a rotelle, assistono inermi alla lunga latitanza. Proletari Armati per il Comunismo (Pac) era questo il nome dell'organizzazione politica, fonte della subcultura ideologica che spinse il vile assassino a uccidere innocenti.

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Il crimine è sempre da condannare, non esiste alcuna giustificazione alla scelta d'impeto o alla scelta predeterminata di togliere la vita ad una persona. Cesare Battisti da Roma, sul sito Web Wikipedia è definito "ex terrorista italiano" e "scrittore di noir ", basta questo per fare comprendere quanto sia da approfondire l'informazione diffusa dai media. Ribaltiamo questa definizione con i dati oggettivi ed aggettivi qualificativi, Cesare Battisti, terrorista, assassino, condannato all'ergastolo, evaso. Basta questo per fare comprendere come l'informazione e la protezione internazionale sia stata complice nel definirlo "Rifugiato Politico", rimbalzando con le sue presenze protette in Messico, Francia e Brasile. Sostenendo questa tesi, l'assassinio compiuto per ragioni ideologiche ,diventa la giustificazione di una vita distrutta da un colpo di pistola e diventa "politico". Il curriculum dello "scrittore di noir" è di alto livello: quattro delitti ,due commessi direttamente – ovvero in termini pratici ha ammazzato due persone – e due commessi in concorso con altre persone. La mistificazione del vile assassino, nasce dalla sua passione per la letteratura e dal sovvertimento comunicativo che lo fa diventare simbolo di esecutore di ideologie con "il fine che determina i mezzi" ,sostenuto dagli ambienti radical chic.

Il tempo riesce sempre a segnare le ore e gli attimi in cui si ritrovano legalità e fine della fuga. Lo sguardo ed il sorriso beffardo dello scrittore di noir ,si cela dietro barba e baffi finti da comprimario di show di basso livello, segnando la viltà della fuga, come una bestia braccata che scappa nei meandri delle sue fogne personali. Brasile, Bolivia, Italia . Si chiude la lunga corsa di un pluriassassino, l'altro Battisti – Lucio – cantava "tu chiamale se vuoi emozioni.." La giustizia vince sempre è questo il messaggio da lanciare alle nuove generazioni dei nativi digitali, perché i vili assassini marciranno sempre in galera. La pacchia è finita....