Cosenza: il Consiglio comunale nomina il Presidente e gli altri componenti del Collegio dei revisori dei conti per il triennio 2020-2023

Il Consiglio comunale, presieduto da Pierluigi Caputo, ha nominato, dopo la prevista votazione a scrutinio segreto, il Presidente e gli altri componenti del collegio dei revisori dei conti. Al termine dello scrutinio è stato eletto Presidente del collegio dei revisori, con 17 voti, il dottor Andrea Manna che ha avuto la meglio sul dottor Vincenzo Pecora che ha riportato 13 voti. Insieme alla nomina di Manna, che è anche Presidente dell'ordine dei dottori commercialisti, il Consiglio comunale ha provveduto a ratificare quella degli altri due componenti del collegio: il dottor Giuseppe Caruso e la dottoressa Filomena Galdino che già figuravano nei primi due nominativi sorteggiati dalla Prefettura. Lo scrutinio segreto si è svolto, anche in questa nuova votazione, con la maggior parte dei consiglieri presenti in aula ed altri che, su esplicita richiesta, hanno esercitato il loro diritto di voto dal proprio domicilio. Anche stavolta i consiglieri che avevano fatto richiesta di votare dal proprio domicilio (Anna Fabiano, Francesca Cassano, Alessandra Mauro, Carlo Guccione, Enrico Morcavallo e Sergio Del Giudice) sono stati raggiunti dal segretario generale, avv.Alfonso Rende, e dai due consiglieri indicati come scrutatori dal Presidente del Consiglio Caputo, Vincenzo Granata e Gaetano Cairo, accompagnati da una pattuglia della Polizia Municipale, e hanno deposto la scheda con la loro votazione all'interno di un'urna volante. I voti espressi sono stati in tutto 30 e tutte le schede scrutinate sono risultate valide al momento dello spoglio in aula.

Sul compenso ai revisori, il segretario generale ha ricordato all'assemblea che il compenso previsto, nella discussione susseguitasi in altra seduta di Consiglio, era già stato ridotto del 20%. La delibera sulla nomina dei revisori dei conti, posta ai voti, è stata approvata all'unanimità.

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Prima della votazione del collegio dei revisori, la seduta del Consiglio comunale era stata aperta da una richiesta del consigliere comunale Gisberto Spadafora, Presidente della Commissione consiliare trasporti che ha proposto all'assemblea di osservare un minuto di raccoglimento per la scomparsa del quarantunenne cosentino Natale Zafferano deceduto dieci giorni dopo essere stato investito, il 16 maggio scorso, da un'auto che transitava in viale della Repubblica. Spadafora ha espresso il cordoglio della città e del Consiglio comunale ai familiari e ha sottolineato la necessità di riaprire la discussione su viabilità e sicurezza nella nostra città e sulla tempestività dei soccorsi. Subito dopo, il Consiglio comunale, passando alla trattazione del punto 2 all'ordine del giorno, ha preso atto della relazione (ne ha dato lettura il segretario generale) sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa, eseguito dal servizio di controllo interno sugli atti di cui al comma 4 dell'art. 9 del Regolamento approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 2 del 7 gennaio 2013, adottati nell'anno 2019 - 1° semestre. Il Consiglio comunale ha, inoltre, ratificato la deliberazione di giunta n. 31 del 27 aprile 2020, recante "Variazione di Bilancio e Individuazione delle spese da finanziare ai sensi dell'art. 250, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000" che, essendo stata trattata ampiamente nella competente commissione consiliare, è stata approvata all'unanimità. Chiedendo un'inversione dell'ordine del giorno, il consigliere comunale Marco Ambrogio ha proposto che fosse anticipata la discussione prevista al punto 8 e della quale egli stesso era proponente, riguardante i contratti di appalto relativi ai servizi di assistenza domiciliare anziani e al trasporto disabili e dializzati, scaduti e non rinnovati, e gestiti rispettivamente dalla cooperativa "Don Bosco" e dalla cooperativa "ADISS". Ambrogio ha rivolto preliminarmente ai dipendenti delle cooperative presenti nel settore del consiglio comunale riservato al pubblico. "A noi – ha detto Ambrogio -stanno a cuore le sorti delle famiglie e dei lavoratori oggi alle dipendenze di Adiss e Don Bosco. Tempo addietro erano dipendenti della cooperativa Demetra, una storia – ha ricordato il consigliere Ambrogio -finita ancor peggio, con pendenze giudiziarie ancora in essere. Ora c'è una duplice emergenza che è di tipo sociale e lavorativa. Da una parte vanno tutelate le famiglie delle persone meno fortunate di noi e dall'altra vanno alleviate anche le sofferenze dei lavoratori". Ambrogio ha inoltre sottolineato la necessità di aprire un dialogo con l'Assessore al welfare del Comune Alessandra De Rosa. "Non è – ha precisato Ambrogio - una questione di merito politico o di chi risolve il problema. I lavoratori – ha ribadito - non hanno un contratto da gennaio e per alcuni mesi hanno lavorato anche senza contratto e non sanno neanche se riceveranno le somme per il servizio prestato. La politica tutta non può essere sorda o cieca. Non c'è tempo da perdere. Aspetterò le indicazioni dell'Assessore De Rosa. Alla cooperativa Adiss il contratto scade giorno 31. Siamo qui perché vogliamo dare un mano. Si devono trovare le coperture perché non possiamo pensare che questi lavoratori vadano a casa". Ambrogio ha chiesto all'Amministrazione comunale un bando di almeno un anno e non proroghe temporanee e un impegno morale per garantire i livelli occupazionali e alle famiglie con persone bisognose di cure e assistenza la continuità del servizio. "Oggi – ha detto Ambrogio - bisogna parlare il linguaggio della chiarezza e della verità".

Sollecitata ad intervenire dal consigliere Ambrogio, ha preso poi la parola l'Assessore al welfare Alessandra De Rosa che dopo aver salutato anche lei i lavoratori presenti nel settore riservato al pubblico, ha ringraziato il consigliere Ambrogio per averla chiamata in causa. "Di questa questione l'Amministrazione – ha detto De Rosa – si stava occupando da tempo. Dal 3 marzo avevamo chiesto la variazione di bilancio. Il 22 maggio è stata approvata in giunta per garantire continuità al servizio domiciliare di assistenza agli anziani e l'accompagnamento alle persone con disabilità. Il prossimo consiglio comunale ratificherà la variazione che prevede 160 mila euro di stanziamento per l'ADISS e 121 mila euro per la Don Bosco. Per quest'ultima, proprio nei giorni scorsi – ha sottolineato la De Rosa – è stato firmato un accordo sindacale e con i rappresentanti legali. Con questo accordo il Comune si è impegnato a pagare le mensilità di gennaio e febbraio subito, e per marzo e aprile, attraverso una relazione alla dirigente del settore che prenda atto dei servizi comunque resi, di provvedere alla liquidazione delle spettanze maturate anche per questi due mesi. Con il residuo della variazione – ha spiegato ancora la De Rosa - si sta già predisponendo la gara. E' stato compiuto uno sforzo immane, anche se per noi si tratta comunque di un atto dovuto, perché, purtroppo, questi servizi non rientrano tra i servizi essenziali del Comune in regime di dissesto. Occorrerà ora strutturare e parametrare la gara in base ai soldi di cui possiamo disporre e appostare, nel bilancio riequilibrato che andremo ad approvare entro il 30 giugno, più risorse possibili". Fin qui la situazione della cooperativa "Don Bosco". Per l'Adiss l'Assessore De Rosa ha assicurato che "per il mese di giugno il servizio non sarà sospeso, ma si farà un affidamento diretto. Non ci sarà interruzione dei servizi e si sta già predisponendo la nuova gara". Al termine dell'intervento dell'Assessore De Rosa il consigliere Ambrogio ha presentato una risoluzione, integrata dalla consigliera Annalisa Apicella, nella quale il Consiglio impegna la Giunta a trovare le somme necessarie alla copertura economica dei servizi di assistenza disabili ed anziani intanto fino al 31 dicembre di quest'anno, per bandire la gara della durata almeno di un anno. Le somme andranno individuate nel bilancio riequilibrato. La risoluzione impegna, inoltre, la giunta a individuare le risorse anche sul bilancio triennale, sempre per bandire una gara ad evidenza pubblica. La risoluzione proposta da Ambrogio e integrata dalla consigliera Apicella è stata approvata all'unanimità. A seguire, il consigliere Giuseppe D'Ippolito aveva proposto di anticipare la trattazione del punto 10 all'ordine del giorno, e cioè la riduzione della quota variabile della TARI sulla base del numero di giorni di chiusura delle attività commerciali, professionali e d'impresa, a seguito dei provvedimenti governativi. Per l'illustrazione del punto, il capogruppo di Fratelli d'Italia ha delegato la consigliera Annalisa Apicella. "L'emergenza che abbiamo vissuto – ha sottolineato Apicella – è stata un'esperienza unica, non solo da un punto di vista economico e finanziario. La necessità di fermarsi, di dichiarare il lockdown, ha dimostrato che serve coraggio. Gli aspetti positivi di questa pandemia sono stati due: la consapevolezza di essere una comunità e l'orgoglio di essere italiani e meridionali. A questa crisi darwiniana sopravviverà chi si adatterà con maggiore flessibilità al cambiamento. E' importante – ha detto Apicella – difendere le eccellenze come lo è per il nostro territorio il commercio e, in generale, il terziario. Serve un Piano strategico, un progetto di politica economica e per la ripartenza serve una visione di lungo termine e questa richiede leadership. Dobbiamo avere come Comune la capacità di porsi come se fossimo noi l'ammortizzatore sociale. Ecco perché ho formulato, indirizzando una lettera al Sindaco e all'Assessore alle attività economiche e produttive Loredana Pastore, una serie di proposte, informandoli di aver avuto, nella commissione che presiedo, una interlocuzione con attori istituzionali e commercianti non appartenenti a categorie specifiche. Le richieste di questi interlocutori le abbiamo fatte nostre. Ecco perché ribadiamo, pur conoscendo l'orientamento dell'Amministrazione comunale sul punto, la necessità di una riapertura delle ZTL per la specificità e straordinarietà economica del momento. Avrebbe un significato sospendere per alcuni mesi le ZTL in modo da incentivare la presenza dell'hinterland in città e consentire il deflusso degli imbottigliamenti determinati dai lavori sul Viale Parco e dal sequestro del parcheggio di Piazza Bilotti. Per noi diventa importante ridurre la parte variabile della TARI per tutti gli esercizi commerciali e gli autonomi (liberi professionisti, ecc.) che svolgono le loro attività in immobili A10 per il periodo in cui le attività sono state chiuse a seguito dei provvedimenti governativi. Abbiamo chiesto anche la possibilità di concedere l'apertura delle attività commerciali fino alle ore 23,00". Tra le altre richieste avanzate da Annalisa Apicella anche la riduzione dell'IMU di 2 punti percentuali per i proprietari di immobili concessi in locazione ad attività commerciali o libero professionali, la sospensione dei fitti attivi relativi a cespiti di proprietà comunale per tutte le attività commerciali e artigianali in genere e la sospensione dei termini per il pagamento dei relativi canoni." All'illustrazione di Annalisa Apicella ha fatto seguito l'intervento della consigliera comunale Bianca Rende che ha sottolineato come "tutti i settori della città hanno subìto uno stop forzato, creando disagi a famiglie, imprese e lavoratori. Bisogna guardare a tutte le categorie ed alle categorie delle imprese, con la riapertura dei cantieri. A questo proposito – ha aggiunto Rende - non si può non chiamare in causa la Presidente della giunta regionale Santelli. Che fine faranno i cantieri in città? E' fondamentale che l'economia riparta. La ripresa dei cantieri e delle opere pubbliche darebbe ossigeno all'economia. I commercianti hanno sofferto nell'immediato – ha detto Rende. Abbiamo ascoltato le loro proposte ed il nostro è stato un approccio giusto e partecipativo. Un documento votato dal Consiglio diventa una proposta vincolante per la giunta, ma arrivare con una proposta targata Fratelli d'Italia, che è di parte e non impegna il consiglio nella sua interezza, equivale ad una mezza sconfitta. L'invito – ha precisato Bianca Rende - è che si torni in commissione. Perché votando oggi sulle altre questioni che non riguardano la riduzione della parte variabile della Tari si corre il rischio che diventi un documento vincolante per tutto il Consiglio". Sul punto 10 il consigliere Vincenzo Granata, prendendo la parola, ha preannunciato che, in sede di votazione, si sarebbe astenuto, pur ritenendo meritevole di attenzione la proposta formulata dai consiglieri D'Ippolito ed Apicella. Un'astensione annunciata la sua "per sensibilizzare il prossimo Consiglio sulla necessità che nel bilancio riequilibrato, da approvare entro il 30 giugno – ha spiegato Granata - ci sia massima attenzione nei confronti di un servizio pubblico essenziale come la raccolta, il trattamento e conferimento rifiuti, e la depurazione. La stessa attenzione che è dovuta a tutti gli altri servizi essenziali per la comunità". Un inconveniente tecnico che ha reso difficile il collegamento via Skype con gli altri consiglieri comunali collegati in videoconferenza e che avrebbero voluto partecipare al dibattito, ha fatto sì che il Presidente del Consiglio comunale Caputo ne proponesse il rinvio alla prossima seduta. Successivamente il consigliere Vincenzo Granata ha chiesto di rinviare ad altro consiglio anche i restanti punti all'ordine del giorno (il sequestro preventivo di Piazza Bilotti e il suo futuro, la discussione sul servizio di manutenzione dell'impianto di depurazione e le problematiche del cimitero di Colle Mussano). La richiesta è stata accolta all'unanimità e la seduta è terminata. Prima che si chiudesse la seduta, però, il consigliere Massimo Lo Gullo ha chiesto al Consiglio di chiedere alla giunta di destinare al pagamento dell'emergenza abitativa la somma residuata dall'erogazione dei buoni spesa una tantum. "Sono mesi – ha detto Lo Gullo – che le famiglie in emergenza abitativa non ricevono il contributo fitto casa". Lo Gullo ha anche chiesto che una parte dei 700 mila euro in buoni spesa e per l'acquisto di articoli sanitari che la Regione si appresta a trasferire ai Comuni vengano destinate alle famiglie che versano in condizioni di emergenza abitativa e che rischiano lo sfratto esecutivo per morosità.