Reggina: alla ricerca della ricetta vincente

menezgallodi Paolo Ficara - Il campionato più bello. Dando un'occhiata nelle ultime settimane, la Serie B appare avvincente come ai tempi belli degli anni '90. Forse non con gli stessi contenuti tecnici, né con formazioni particolarmente blasonate. Ma col proprio tipico equilibrio misto ad imprevedibilità. Diversi giovani che provano a forgiarsi in vista di una chiamata in A. Tecnici esperti assieme ad altri rampanti e preparati come Italiano (Spezia) e Dionisi (Venezia). Ed il Benevento di Pippo Inzaghi, unica squadra ad ottenere continuità, già promosso con 7 turni d'anticipo.

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Tra circa due mesi e mezzo, la Reggina si ritroverà in questo contesto. Certi club si trovano in cadetteria da svariato tempo, con brevi "interruzioni" verso il basso o verso l'alto. Significa che da anni incassano almeno 6 milioni a stagione per i diritti tv, senza contare i proventi da eventuali cessioni. Troveremo anche le tre retrocesse dalla Serie A con un cospicuo paracadute. Nonché Monza e Vicenza con proprietà miliardarie. Gli amaranto, in teoria, sono quelli con le casse più magre in mezzo a 20.

Il problema, per le altre 19, sarà la passione sfrenata di Luca Gallo.

L'entusiasmo non deve creare illusioni. Non esistono ricette vincenti a prescindere in cadetteria. Una prima analisi porta a pensare che non verranno riproposti i criteri di un anno fa. Il Presidente pensò di rivolgersi ad un tecnico che avesse già vinto la Serie C. La dirigenza lo ha poi accontentato nella scelta di calciatori già guidati da Mimmo Toscano in precedenti esperienze positive.

I 69 punti in 30 partite, i record nonché l'ottimo livello di gioco mostrato, sono tutti fattori che rendono granitica la fiducia verso Toscano. Ma il tetto dei 18 over in Serie B mette la Reggina di fronte ad un bivio: o mantenere l'ossatura della squadra aggiungendoci un'altra gemma oltre Menez; oppure rimettersi sulla scia di quel criterio che un anno fa portò all'ingaggio di calciatori con già qualche promozione alle spalle, ristrutturando pesantemente la squadra con profili stile Crisetig anche in difesa, in attacco e sulle fasce.

Esistono gli esempi recenti di doppi salti dalla C alla A, con squadre che hanno mantenuto allenatore ed intelaiatura. Ma quest'anno solo il Pordenone, tra le 5 neopromosse, ha veleggiato stabilmente in zona playoff azzeccando innesti under come il portiere Di Gregorio e la mezzala Pobega. Tra i dati dell'attuale campionato di B, spicca l'assenza di particolari bomber trascinatori. Lo stesso Benevento non ha avuto un cannoniere principe, nonostante i 56 gol già segnati.

Non mancheranno dunque gli elementi di riflessione, in un calciomercato particolarmente lungo ma con una fase iniziale di ritiro estivo quasi alle porte. Intanto il settore giovanile ritrova un pilastro. Il responsabile Antonio Tempestilli ha scelto personalmente Salvatore Laiacona per la gestione dell'attività di base: torna così a casa uno storico protagonista silenzioso dello scouting giovanile amaranto.