I sindaci della Locride precisano: "Video non promosso da noi, lo scopo non era denigrare il Nord ma promuovere la Calabria"

spot-locride"In merito alle polemiche suscitate in seguito alla diffusione di un video di promozione turistica della Locride, prodotto e realizzato dal massmediologo Klaus Davi, consigliere comunale del Comune di San Luca, è opportuno fare alcune precisazioni". E' quanto scrivono in una nota il presidente dell'Assemblea dei Sindaci della Locride Caterina Belcastro, il presidente del Comitato dei Sindaci Giuseppe Campisi, i consiglieri regionali della Locride Giacomo Crinò e  Raffaele Sainato.

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"Il video-spot di cui trattasi, come già detto, non è stato promosso dai Sindaci della Locride. Lo spirito degli autori, - si legge nella nota - per come è stato rappresentato, non era rivolto né a "denigrare" né ad "offendere" le Regioni del Nord Italia, ma esclusivamente a promuovere un territorio, quello della Locride, intriso di arte, storia e cultura.
Siamo convinti che il modo migliore per risollevare le sorti del Paese sia esaltare l'unità nazionale e collaborare con intenti unitari. Al Presidente della regione Veneto Luca Zaia, che ha rilasciato dichiarazioni in merito, suggeriamo di approfondire meglio, rinunciando a giudicare le comunità del Sud secondo stereotipi e cliché appartenenti ad una retorica vecchia e logora. Inoltre lo invitiamo a prendere le distanze, sempre e comunque, dalle migliaia di articoli di giornali padani che contrappongono il Nord al Sud.
A lui rivolgiamo il nostro invito a visitare la Riviera dei Gelsomini, terra accogliente e civile, saremo felici di ospitarlo e mostrargli le sue bellezze.
L'Associazione dei Sindaci della Locride ha sempre avuto il massimo rispetto per le Istituzioni ed ha sempre lavorato per promuovere lo sviluppo e la crescita delle comunità che rappresenta, anche rivendicando investimenti per tutte quelle opere strategiche necessarie a garantire a questo territorio le stesse opportunità di tutti gli altri territori nazionali. Continuiamo a lavorare responsabilmente per garantire, a tutti i cittadini, i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione repubblicana, anche in questa difficile fase di emergenza sanitaria nel massimo rispetto di tutti coloro i quali hanno sofferto e perso la vita a causa del coronavirus".